mercoledì 18 aprile 2012

Il Comune vuole comprare il secentesco Palazzo Bulgheroni

Il Comune di Toscolano Maderno è interessato all'acquisizione della magnifica Villa Bulgheroni, di recente messa in vendita dai proprietari. Lo conferma il sindaco Roberto Righettini che ne ha parlato in occasione dell'approvazione del Piano di governo del territorio. L'obiettivo è di utilizzare gli introiti che arriveranno dalla controversa operazione edilizia di «Borgo +39». Circondata da un alto muro in pietra interrotto da un arco a sesto acuto, la villa risale al XVII secolo. Sarebbe stata eretta nel luogo dove un tempo sorgeva l'antica foresteria dei Gonzaga, forse parte dell'edificio voluto da Vincenzo I. ATTUALMENTE si presenta caratterizzato dalla facciata dotata di numerose finestre profilate da pietra bianca. Interessante la decorazione ad affresco sotto il tetto, che raffigura oiccoli putti, tritoni, naiadi e grappoli. Scenografica la limonaia, articolata su più livelli gradonati, mentre un vasto giardino contenente piante di ogni tipo, fontane, scale e balaustre contribuisce a rendere tutto l'insieme un vero gioiello. In passato esisteva un collegamento diretto con la chiesetta e il soprastante convento di San Pietro Martire. Nel tempo il palazzo, conosciuto anche come villa Lucia, ha preso il nome dai proprietari che si sono susseguiti: Ghiselli, Rizzardi, Brunati e, da ultimo, Bulgheroni De Maya. La baronessa appartenente a questa casata, scomparsa anni fa senza avere eredi, ha lasciato l'immobile in eredità ai suoi custodi, i Campetti-De Rossi, originari di Gargnano. Che ora l'hanno messo in vendita. Gli operatori di mercato stimano che la villa si possa comperare per due milioni di euro. Il Comune ha un diritto di prelazione in virtù del vincolo storico e architettonico, «L'operazione - aggiunge Righettini - dipenderà dai proventi che incasseremo da Borgo +39, il cui piano di recupero è stato ridefinito: la volumetria dell'intervento verrà ridotta di 10 mila metri cubi, e non ci saranno cambiamenti di destinazione: residenziale, commerciale e alberghiera. Ma sul tutto pende un ricorso dei privati al Consiglio di Stato, e per ora aspettiamo». (Sergio Zanca per Bresciaoggi)

Nessun commento:

Posta un commento