mercoledì 25 aprile 2012

W il 25 aprile!

W il 25 aprile! E' con queste semplici e anche ingenue parole, che ovunque si leggevano dopo la Liberazione sui muri d'Italia, che mi paice celebrare la giornata di oggi. Una giornata che celebra la Liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'oppressione nazista. Purtroppo, chi ha avuto occasione di pronunciare qualche parola in apertura della manifestazione di stamattina a Toscolano Maderno, ha dimenticato la parola "fascista". Capisco che faccia comodo metterla in un cassetto e fare in modo di dimenticarne l'esistenza, ma la storia non la si può cancellare così semplicisticamente. Essere antifascisti significava rivendicare diritti di opinione, di eguaglianza, di libertà che erano stati cancellati dal fascismo. Essere antifascisti significava rischiare di essere torturati, vessati e picchiati. Essere partigiani significava mettersi a disposizione degli altri, rinunciare al proprio io per il noi, assumersi in prima persona la responsabilità e non delegare agli altri la propria vita, la propria libertà. Il 25 aprile, come hanno ricordato oggi Gianni Marchetti e Antonio Bontempi, delegati ANPI, deve essere una giornata di gioia: la celebrazione della Liberazione dal fascismo, che ha accolto il nazismo nel nostro paese. Grazie ai partigiani e a coloro che sono morti per liberarci dall'oppressione nazi-fascista! W il 25 aprile! W la Resistenza!

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