venerdì 8 luglio 2011

Perchè astenersi sull'abolizione delle province?

Parlando con la gente di Toscolano Maderno, ho raccolto un profondo malcontento per l’astensione del PD alla Camera in occasione della votazione sull’abolizione delle Province.
Possono essere comprensibili le giustificazioni date da alcuni esponenti del partito, ma la gente non le capisce. Non ha più voglia di capirle. E io non me la sono sentita di abbracciarle e avvalorarle; perché in un momento in cui si chiede agli italiani di sobbarcarsi per l’ennesima volta dei sacrifici, sembra che i “politicanti” abbiano voluto tutelarsi. Ma come, si va dicendo da tempo che le Province sono un carrozzone mangiasoldi e, quando si presenta l’occasione di porre fine a tutto questo, noi ci asteniamo? Abbiamo detto che il mancato accorpamento di amministrative e referendum significava gettare milioni di euro e ora ci asteniamo quando potremmo dare un forte segnale alla gente?
A proposito di referendum: dopo un inizio stentato (non a livello zonale, però, perché il PD Garda ha da subito appoggiato i referendum senza se e senza ma!), abbiamo trovato una rinnovata coesione con i movimenti e le associazioni, cosa che non accadeva da tempo. In un giorno rischiamo di buttare al vento un lavoro lungo e faticoso. Mi chiedo quanti punti abbiamo perso nei sondaggi rispetto a lunedì. Anziché farci forti dei risultati delle amministrative e dei referendum, ci ricaschiamo.
Intendiamoci, l’astensione è pur sempre un voto legittimo. Ma non questa volta. Gli italiani hanno bisogno di prese di posizione nette e serie. Non andiamo ad alimentare quel sentimento di antipolitica che caratterizza tanti Movimenti nati negli ultimi anni. Non tiriamoci la zappa sui piedi. Anche questa volta abbiamo fatto tutto da soli. Anzi, hanno fatto tutto da soli.
Personalmente il voto di martedì non mi rappresenta, per l’ennesima volta. Non rappresenta me ma, anche, molti elettori del Partito Democratico. Vorrei un partito riformista, portavoce degli italiani tutti, in grado di porsi come vera alternativa. Il nostro partito deve essere diverso, non deve difendere coloro che sono già privilegiati, ma quelli che hanno in essi il solo modo per farsi sentire.
Io chiedo al mio gruppo gardesano, prima, ma anche a quello provinciale in seconda istanza e poi regionale, di farsi portavoce di questo malessere della tanto celebrata e troppo spesso ignorata base.

Ilaria Galetti
Portavoce del Partito Democratico di Toscolano Maderno

Nessun commento:

Posta un commento